Il ghostwriter: lo scrittore su commissione che scrive la tua storia

Perché oggi, tutti, abbiamo un libro da lasciare

Ogni vita è un romanzo in cerca di voce.

C’è chi custodisce ricordi che scaldano come un focolare, chi ha attraversato tempeste, chi ha costruito un’impresa mattone su mattone e vorrebbe fissarne l’esistenza, prima che il tempo la sfumi. Il punto non è se raccontare: è come farlo. Qui entra in scena il ghostwriter, lo scrittore su commissione che mette penna, o meglio metodo e visione, al servizio della tua storia.

Negli ultimi anni questa figura ha smesso di essere un’ombra dietro le quinte delle celebrità ed è diventata un’alleata preziosa per persone “normali”, famiglie, professionisti, imprenditori.

Perché? Perché il desiderio di lasciare traccia – un libro, un racconto, un memoir, una storia aziendale – è cresciuto insieme alla consapevolezza che farlo bene richiede tecnica, tempo, sensibilità.

Che cos’è, davvero, un ghostwriter
(oltre gli stereotipi)

Il ghostwriter non “finge” la tua voce: la ascolta, la ricostruisce e la amplifica. È un professionista della narrazione che:

  • raccoglie materiali (interviste, foto, documenti, mail, diari),

  • ordina i fatti in un impianto narrativo coerente,

  • cura stile, ritmo, struttura,

  • mantiene fedeltà alla tua identità linguistica,

  • accompagna la revisione fino alla pronto-stampa o alla pubblicazione.

Non è un semplice estensore di testi: è un regista che orchestra memoria, emozione e informazione, trasformandole in letteratura e memoria.

Perché la figura del ghostwriter sta prendendo piede

  1. Tempo e complessità: scrivere bene è un lavoro a tutti gli effetti; serve disciplina, metodo, riscrittura.

  2. Valore del ricordo: l’oggetto libro è un bene durevole, tramandabile, “donabile”. È un archivio emotivo e culturale.

  3. Professionalizzazione del racconto: aziende e persone hanno bisogno di narrazioni solide, non di appunti sparsi.

  4. Democratizzazione dell’editoria: oggi è più semplice impaginare, stampare, distribuire; ciò che prima era un lusso ora è accessibile.

Autobiografie “speciali” di persone “normali”

Le autobiografie non servono soltanto ai personaggi pubblici. Servono ai figli che un giorno vorranno rileggere l’infanzia dei genitori; servono a chi ha vissuto migrazioni, cambi di lavoro, prove e rinascite; servono a chi ha costruito relazioni, quartieri, comunità.

Un memoir ben scritto diventa:

  • oggetto di valore (un dono di famiglia, un volume da biblioteca personale),

  • ponte generazionale (i nipoti capiscono da dove vengono),

  • strumento di cura (mettere ordine nei ricordi ha anche una funzione catartica),

  • capitale culturale (la microstoria illumina la macrostoria).

Come nasce un libro con un ghostwriter?

  1. Incontro conoscitivo: definizione degli obiettivi (tono, vicenda, uso finale del libro).

  2. Interviste strutturate: 3–6 sessioni (anche a distanza) per mappare episodi, luoghi, volti, snodi emotivi.

  3. Architettura narrativa: indice ragionato, arco dei capitoli, “scena madre” e “filo rosso”.

  4. Redazione: prima stesura, poi riscritture mirate; cura dello stile, del ritmo, delle transizioni.

  5. Revisione e fact-checking: verifica di date, nomi, toponimi, coerenza interna.

  6. Editing finale e impaginazione: titolo, sottotitolo, quarte di copertina, apparati (foto, documenti, timeline).

  7. Pubblicazione: stampa privata (family edition) o percorso editoriale (quando opportuno).

Il risultato non è un collage di ricordi, ma un racconto vivo, che si lascia leggere, che emoziona e rimane.

Etica e riservatezza: ciò che conta non si tradisce

Il ghostwriter opera nel rispetto di riservatezza, consenso e verità narrativa. Nomi e dettagli sensibili possono essere anonimizzati; gli eventi vengono raccontati con scrupolo, distinguendo fatti da interpretazioni; i diritti d’autore e di utilizzazione vengono disciplinati in contratti chiari.

Perché scegliere una squadra (e non un singolo): la proposta di Storywriting.eu

Scrivere un libro è un lavoro di squadra. Storywriting.eu è una bottega editoriale con sede a Bologna e respiro nazionale: ghostwriter professionisti specializzati in autobiografie, romanzi e storie aziendali.

Cosa offriamo:

  • Metodo collaudato: dall’ascolto al libro finito, con tempi e step condivisi.

  • Tono su misura: voce calda e confidenziale per il memoir, più istituzionale per l’azienda, letteraria per il romanzo.

  • Editing e design coordinati: copertine, impaginazione, apparati fotografici curati.

  • Riservatezza assoluta: contratti trasparenti, gestione dati sensibile.

  • Opzioni di pubblicazione: tirature private di pregio o accompagnamento verso case editrici e canali di distribuzione.

Il nostro obiettivo è semplice: scrivere bene la tua storia, perché resti e funzioni – in famiglia, sul mercato, nella memoria collettiva.

Domande frequenti (le più comuni)

Quanto devo scrivere io?
Niente, se non vuoi: basta parlare. Le interviste sono registrate (con consenso) e trasformate in testo.

E se non ricordo date precise?
Ti aiutiamo con una ricerca leggera e con una timeline di riferimento per non perdere la bussola.

La mia storia “merita”?
Sì, se per te ha valore. Il nostro lavoro è farlo percepire anche a chi legge.

Quanto dura il percorso?
Dipende dal progetto; in media da 8 a 20 settimane, in base a lunghezza e materiali.

Posso includere foto e documenti?
Certo: li restauriamo dove possibile e li integriamo con didascalie narrative.

Un invito: cominciamo

Che si tratti di un’autobiografia, di un romanzo ispirato alla tua esperienza o della storia della tua azienda, il primo passo è conoscersi. Noi ascoltiamo, poniamo le domande giuste, disegniamo l’ossatura del racconto e ti restituiamo una voce riconoscibile.

Se senti che è il momento di fissare la tua storia su carta, contatta Storywriting.eu: trasformiamo i tuoi ricordi in un libro da tenere sul comodino, regalare a chi ami o presentare con orgoglio alla tua comunità.

Perché le storie non accadono due volte: si scrivono bene, una volta per sempre.

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