Il ghostwriter: lo scrittore su commissione che scrive la tua storia
Perché oggi, tutti, abbiamo un libro da lasciare
Ogni vita è un romanzo in cerca di voce.
C’è chi custodisce ricordi che scaldano come un focolare, chi ha attraversato tempeste, chi ha costruito un’impresa mattone su mattone e vorrebbe fissarne l’esistenza, prima che il tempo la sfumi. Il punto non è se raccontare: è come farlo. Qui entra in scena il ghostwriter, lo scrittore su commissione che mette penna, o meglio metodo e visione, al servizio della tua storia.
Negli ultimi anni questa figura ha smesso di essere un’ombra dietro le quinte delle celebrità ed è diventata un’alleata preziosa per persone “normali”, famiglie, professionisti, imprenditori.
Perché? Perché il desiderio di lasciare traccia – un libro, un racconto, un memoir, una storia aziendale – è cresciuto insieme alla consapevolezza che farlo bene richiede tecnica, tempo, sensibilità.
Che cos’è, davvero, un ghostwriter
(oltre gli stereotipi)
Il ghostwriter non “finge” la tua voce: la ascolta, la ricostruisce e la amplifica. È un professionista della narrazione che:
raccoglie materiali (interviste, foto, documenti, mail, diari),
ordina i fatti in un impianto narrativo coerente,
cura stile, ritmo, struttura,
mantiene fedeltà alla tua identità linguistica,
accompagna la revisione fino alla pronto-stampa o alla pubblicazione.
Non è un semplice estensore di testi: è un regista che orchestra memoria, emozione e informazione, trasformandole in letteratura e memoria.
Perché la figura del ghostwriter sta prendendo piede
Tempo e complessità: scrivere bene è un lavoro a tutti gli effetti; serve disciplina, metodo, riscrittura.
Valore del ricordo: l’oggetto libro è un bene durevole, tramandabile, “donabile”. È un archivio emotivo e culturale.
Professionalizzazione del racconto: aziende e persone hanno bisogno di narrazioni solide, non di appunti sparsi.
Democratizzazione dell’editoria: oggi è più semplice impaginare, stampare, distribuire; ciò che prima era un lusso ora è accessibile.
Autobiografie “speciali” di persone “normali”
Le autobiografie non servono soltanto ai personaggi pubblici. Servono ai figli che un giorno vorranno rileggere l’infanzia dei genitori; servono a chi ha vissuto migrazioni, cambi di lavoro, prove e rinascite; servono a chi ha costruito relazioni, quartieri, comunità.
Un memoir ben scritto diventa:
oggetto di valore (un dono di famiglia, un volume da biblioteca personale),
ponte generazionale (i nipoti capiscono da dove vengono),
strumento di cura (mettere ordine nei ricordi ha anche una funzione catartica),
capitale culturale (la microstoria illumina la macrostoria).
Come nasce un libro con un ghostwriter?
Incontro conoscitivo: definizione degli obiettivi (tono, vicenda, uso finale del libro).
Interviste strutturate: 3–6 sessioni (anche a distanza) per mappare episodi, luoghi, volti, snodi emotivi.
Architettura narrativa: indice ragionato, arco dei capitoli, “scena madre” e “filo rosso”.
Redazione: prima stesura, poi riscritture mirate; cura dello stile, del ritmo, delle transizioni.
Revisione e fact-checking: verifica di date, nomi, toponimi, coerenza interna.
Editing finale e impaginazione: titolo, sottotitolo, quarte di copertina, apparati (foto, documenti, timeline).
Pubblicazione: stampa privata (family edition) o percorso editoriale (quando opportuno).
Il risultato non è un collage di ricordi, ma un racconto vivo, che si lascia leggere, che emoziona e rimane.
Etica e riservatezza: ciò che conta non si tradisce
Il ghostwriter opera nel rispetto di riservatezza, consenso e verità narrativa. Nomi e dettagli sensibili possono essere anonimizzati; gli eventi vengono raccontati con scrupolo, distinguendo fatti da interpretazioni; i diritti d’autore e di utilizzazione vengono disciplinati in contratti chiari.
Perché scegliere una squadra (e non un singolo): la proposta di Storywriting.eu
Scrivere un libro è un lavoro di squadra. Storywriting.eu è una bottega editoriale con sede a Bologna e respiro nazionale: ghostwriter professionisti specializzati in autobiografie, romanzi e storie aziendali.
Cosa offriamo:
Metodo collaudato: dall’ascolto al libro finito, con tempi e step condivisi.
Tono su misura: voce calda e confidenziale per il memoir, più istituzionale per l’azienda, letteraria per il romanzo.
Editing e design coordinati: copertine, impaginazione, apparati fotografici curati.
Riservatezza assoluta: contratti trasparenti, gestione dati sensibile.
Opzioni di pubblicazione: tirature private di pregio o accompagnamento verso case editrici e canali di distribuzione.
Il nostro obiettivo è semplice: scrivere bene la tua storia, perché resti e funzioni – in famiglia, sul mercato, nella memoria collettiva.
Domande frequenti (le più comuni)
Quanto devo scrivere io?
Niente, se non vuoi: basta parlare. Le interviste sono registrate (con consenso) e trasformate in testo.
E se non ricordo date precise?
Ti aiutiamo con una ricerca leggera e con una timeline di riferimento per non perdere la bussola.
La mia storia “merita”?
Sì, se per te ha valore. Il nostro lavoro è farlo percepire anche a chi legge.
Quanto dura il percorso?
Dipende dal progetto; in media da 8 a 20 settimane, in base a lunghezza e materiali.
Posso includere foto e documenti?
Certo: li restauriamo dove possibile e li integriamo con didascalie narrative.
Un invito: cominciamo
Che si tratti di un’autobiografia, di un romanzo ispirato alla tua esperienza o della storia della tua azienda, il primo passo è conoscersi. Noi ascoltiamo, poniamo le domande giuste, disegniamo l’ossatura del racconto e ti restituiamo una voce riconoscibile.
Se senti che è il momento di fissare la tua storia su carta, contatta Storywriting.eu: trasformiamo i tuoi ricordi in un libro da tenere sul comodino, regalare a chi ami o presentare con orgoglio alla tua comunità.
Perché le storie non accadono due volte: si scrivono bene, una volta per sempre.